
Dopo un terremoto, l’osservazione dei danni provocati alle costruzioni e alle infrastrutture spesso evidenzia differenze sostanziali in centri abitati anche a piccola distanza tra loro. In alcuni casi si osservano crolli e danni notevoli in località che si trovano a grandi distanze dall’epicentro.
Conoscere dove gli effetti di un terremoto possono essere «amplificati» dalle condizioni geologiche è quindi molto importante per la prevenzione e riduzione del rischio sismico, permettendo di:
• Indirizzare le scelte urbanistiche e progettuali verso le aree a minore pericolosità
• Progettare in modo più efficace in termini di riduzione della vulnerabilità delle costruzioni
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Tutto ciò è oggetto degli studi di Microzonazione Sismica (MS), attraverso i quali è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione sismica locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terreno. L'elaborato finale degli studi di MS di 1 livello è la carta delle Microzonee Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) che individua le zone dove, sulla base delle caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche, è possibile prevedere un comportamento omogeneo in caso di terremoto, ossia:
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zone stabili, nelle quali non si ipotizzano effetti locali dovuti ad amplificazione litostratigrafica (substrato geologico in affioramento);
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zone stabili suscettibili di amplificazioni locali, nelle quali sono attese amplificazioni del moto sismico, come effetto dell’assetto litostratigrafico locale;
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zone di attenzione per le instabilità, nelle quali gli effetti sismici attesi e predominanti sono riconducibili a deformazioni permanenti del territorio legate, nel caso specifico, a instabilità di versante;
Lo studio di Microzonazione Sismica di 1 Livello e CLE per l'Unione dei Comuni capofila Bisaccia è stato redatto dal Ragguppamento Temporaneo di Professionisti composta dai Dott. Geologi Sara Abeti, Alberto Alfinito, Gianluigi Bartolini, Domenico Negro, Lucia Nardone, Francesco Petrosino e dall' Ing. Marcellino Vitolo